ciccioli
Ecco una lista dei progetti "altri", da aggiornare mano a mano che la memoria ne riporterà a galla ulteriori
(ehi, proprio come con la...).
(ehi, proprio come con la...).
VIS A VIS
2019
Ci credereste se vi dicessi che con un gruppo di fantastici compagni abbiamo tenuto addirittura una trasmissione radio?
Una puntata al mese per un anno, con la sfida (vinta) che ad ogni puntata avremmo avuto un personaggio fisso in più: e infatti abbiamo cominciato in 2 e abbiamo finito in 12 in uno stanzino di 4mq... ma la carenza di ossigeno è stato un valore aggiunto. Ma sì, è successo... davvero... ve lo giuro... ma perchè non mi credete?
HO LE PROVE: CLICCATE SUL LOGO!
Ci credereste se vi dicessi che con un gruppo di fantastici compagni abbiamo tenuto addirittura una trasmissione radio?
Una puntata al mese per un anno, con la sfida (vinta) che ad ogni puntata avremmo avuto un personaggio fisso in più: e infatti abbiamo cominciato in 2 e abbiamo finito in 12 in uno stanzino di 4mq... ma la carenza di ossigeno è stato un valore aggiunto. Ma sì, è successo... davvero... ve lo giuro... ma perchè non mi credete?
HO LE PROVE: CLICCATE SUL LOGO!
"MIO CUGGINO, MIO CUGGINO"
2018
Un giorno di metà maggio mi chiama mio cugino (che ha un'azienda di prodotti cosmetici) e mi chiede se potessi avere voglia di disegnare con i bambini del corso Di-Segni una campagna per un servizio che avrebbe attivato nell'imminente estate. Pagamento? Vicendevole visibilità... vabbè, dai: siamo in famiglia.
- Certo, gli dico, per quando ti serve?
- Questa domenica.
Ed era venerdì.
Conscio dei miei limiti, decido di mettere sotto torchio i miei ragazzi e, un pezzo qua e un pezzo la, ecco qua sotto quello che ne è venuto fuori: una storia in 4 puntate che vennero poi pubblicate ogni 2 giorni, evolvendo in fretta verso il finale.
Un giorno di metà maggio mi chiama mio cugino (che ha un'azienda di prodotti cosmetici) e mi chiede se potessi avere voglia di disegnare con i bambini del corso Di-Segni una campagna per un servizio che avrebbe attivato nell'imminente estate. Pagamento? Vicendevole visibilità... vabbè, dai: siamo in famiglia.
- Certo, gli dico, per quando ti serve?
- Questa domenica.
Ed era venerdì.
Conscio dei miei limiti, decido di mettere sotto torchio i miei ragazzi e, un pezzo qua e un pezzo la, ecco qua sotto quello che ne è venuto fuori: una storia in 4 puntate che vennero poi pubblicate ogni 2 giorni, evolvendo in fretta verso il finale.
Fondazione cetacea
2018
Un giorno una referente della Fondazione Cetacea di Cattolica mi chiede se potessi avere voglia di disegnare una maglietta che presentasse come soggetto la Tartaruga Marina, per una campagna di sensibilizzazione che avrebbe raccolto fondi per salvare questi animali. Pagamento? Vicendevole visibilità... vabbè, dai: sono le tartarughe!
Come sempre accetto e, dopo qualche giorno, sottopongo una prima opzione che parte da un bel gioco di parole...
TURTLE diventa T-HEART-LE: la pronuncia non sarebbe cambiata ma il cuore sarebbe diventato il simbolo della campagna, con tutte le possibili declinazioni del caso (dall'amore per la specie alla forma del carapace, dall'impegno della Fondazione alle solite rime in un brano che avrei scritto ad hoc e che avrebbe certamente sbancato a Sanremo).
Volete sapere com'è andata a finire?
Il C.D.A. ha deciso di non approfondire l'ipotesi perché i maschi della razza umana non avrebbero mai indossato una maglietta con sopra un cuore (il che fa di GURU un'azienda aliena) e a quel punto arrivederci e grazie: me ne vado.
Non tanto per il rifiuto in sé, che nel lavoro ci sta, quanto per quella motivazione sciocca.
Un giorno una referente della Fondazione Cetacea di Cattolica mi chiede se potessi avere voglia di disegnare una maglietta che presentasse come soggetto la Tartaruga Marina, per una campagna di sensibilizzazione che avrebbe raccolto fondi per salvare questi animali. Pagamento? Vicendevole visibilità... vabbè, dai: sono le tartarughe!
Come sempre accetto e, dopo qualche giorno, sottopongo una prima opzione che parte da un bel gioco di parole...
TURTLE diventa T-HEART-LE: la pronuncia non sarebbe cambiata ma il cuore sarebbe diventato il simbolo della campagna, con tutte le possibili declinazioni del caso (dall'amore per la specie alla forma del carapace, dall'impegno della Fondazione alle solite rime in un brano che avrei scritto ad hoc e che avrebbe certamente sbancato a Sanremo).
Volete sapere com'è andata a finire?
Il C.D.A. ha deciso di non approfondire l'ipotesi perché i maschi della razza umana non avrebbero mai indossato una maglietta con sopra un cuore (il che fa di GURU un'azienda aliena) e a quel punto arrivederci e grazie: me ne vado.
Non tanto per il rifiuto in sé, che nel lavoro ci sta, quanto per quella motivazione sciocca.
DI-SEGNI
2017-2018
In tempi diversi alcuni amici mi hanno chiesto di insegnare Disegno (con la “D”) ai loro figli e ho sempre risposto su due piedi: “Nooo, non sono un Insegnante (con la “I”), mi piace solo disegnare”. Poi però ho pensato che sarebbe potuto essere divertente disegnare qualcosa con i bambini (i migliori adulti che io conosca) e quindi, in tempi ancora diversi, ho ridetto a quei genitori che avrei potuto disegnare con i loro figli, senza per questo dover insegnare loro necessariamente qualcosa che non fosse il piacere di avere una matita in mano e un cervello in testa. E le cose sono partite esattamente in questa direzione. Poi ho provato a mettere in ordine qui le cose, senza peraltro chissà quale successo! |
MOSCA BLU
Quando si dice che il mondo è piccolo.
Quando venne pubblicato il primo numero del mio MIKI, un coraggioso editorialista ci fece un articolo: fu un buon articolo e alle fiere riuscimmo anche ad incontrarci qualche volta, poi nulla fino al numero 5 di MIKI quando, avendo stretto una collaborazione con la classe di disegno del grande Nigraz, ritrovo l'editorialista fra i suoi allievi, nonchè di conseguenza fra i futuri disegnatori di Miki.
Ovviamente è l'occasione per conoscerci un po' meglio e, fra le altre mille cose che tale Simone Celli fa, scopro che tiene un interessante blog dal titolo "la mosca blu": ogni giorno una frase originale scritta da lui medesimo.
Proprio per questo suo blog mi chiede un'illustrazione (ospita alcuni illustratori e fumettisti a rotazione a fare da cornice alle sue frasi) e, sempre di fretta (che poi, lo ammetto, è solo un modo per non far capire che sono scarsetto in quello che faccio) gli consegno due opzioni.
Ne scelse una e poi giù a disegnare Miki!
Quando venne pubblicato il primo numero del mio MIKI, un coraggioso editorialista ci fece un articolo: fu un buon articolo e alle fiere riuscimmo anche ad incontrarci qualche volta, poi nulla fino al numero 5 di MIKI quando, avendo stretto una collaborazione con la classe di disegno del grande Nigraz, ritrovo l'editorialista fra i suoi allievi, nonchè di conseguenza fra i futuri disegnatori di Miki.
Ovviamente è l'occasione per conoscerci un po' meglio e, fra le altre mille cose che tale Simone Celli fa, scopro che tiene un interessante blog dal titolo "la mosca blu": ogni giorno una frase originale scritta da lui medesimo.
Proprio per questo suo blog mi chiede un'illustrazione (ospita alcuni illustratori e fumettisti a rotazione a fare da cornice alle sue frasi) e, sempre di fretta (che poi, lo ammetto, è solo un modo per non far capire che sono scarsetto in quello che faccio) gli consegno due opzioni.
Ne scelse una e poi giù a disegnare Miki!
FOOD-DESIGN > SCARPETTA
2011
Eddai, c'era un concorso e avevamo un po' di tempo libero... Bisognava proporre il design per un alimento giovine, simpatico e che rimandasse nell'immaginario all'Italia. Nemmeno devo dire cosa sia questa "scarpetta"... Abbiamo addirittura fatto il modello in scala 1:1 in vero pane! Secondo me dovevamo vincere. Con: Arch. Federico Gennari Matteo Letizi |
PASCUCCI > Caffeomanti
2011
Ecco un'altra proposta giovine giovine...
Abbiamo in pratica rivisitato il rito della caffeomanzia, ovvero la lettura dei fondi di caffè: una pratica divinatoria di antica origine che ha avuto larga diffusione in tutto il mondo.
L'abbiamo riadattata ai nostri tempi con un po' di colore e di ironia.
Secondo me dovevamo vincere, anche se non era un concorso!
Con:
Arch. Federico Gennari
Matteo Letizi
Ecco un'altra proposta giovine giovine...
Abbiamo in pratica rivisitato il rito della caffeomanzia, ovvero la lettura dei fondi di caffè: una pratica divinatoria di antica origine che ha avuto larga diffusione in tutto il mondo.
L'abbiamo riadattata ai nostri tempi con un po' di colore e di ironia.
Secondo me dovevamo vincere, anche se non era un concorso!
Con:
Arch. Federico Gennari
Matteo Letizi
MOSTRA DEL CINEMA > PROMO
2011
Un video, niente di più, ma neanche niente di meno! E' stato proiettato all'interno del circuito della mostra e non è che ci abbia poi portato onore e gloria... Con: Arch. Federico Gennari Matteo Letizi |
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I LEGNAIUOLI
2003 - 2005
Con il grande maestro Fava, nel giro di qualche anno abbiamo abbondantemente abusato del legno, facendoci di tutto: scenografie rotanti del diametro di quasi 7 metri, cornici di design, reggichitarre, pupazzi semoventi alti anche 2 metri, una marea di quadri intarsiati (che poi siamo addiritura riusciti a vendere in toto), statue, bassorilievi... e in tutto questo parapiglia ci siamo dimenticati di fare foto decenti alle opere!
Quel poco che sono riuscito a ritrovare è qua sotto, qualcos'altro magari verrà fuori.
Con il grande maestro Fava, nel giro di qualche anno abbiamo abbondantemente abusato del legno, facendoci di tutto: scenografie rotanti del diametro di quasi 7 metri, cornici di design, reggichitarre, pupazzi semoventi alti anche 2 metri, una marea di quadri intarsiati (che poi siamo addiritura riusciti a vendere in toto), statue, bassorilievi... e in tutto questo parapiglia ci siamo dimenticati di fare foto decenti alle opere!
Quel poco che sono riuscito a ritrovare è qua sotto, qualcos'altro magari verrà fuori.
AGRITURISTA2001 - 2007
E' stato il mio vero lavoro a tempo pieno per parecchi anni e a ripensarci bene non avrei dovuto rinunciarvi per fare l'architetto. Ristorante con prodotti propri, una cinquantina di coperti, otto camere, ma soprattutto eventi come se piovessero: dalle rassegne jazz ai laboratori di scrittura creativa, dalle esposizioni d'arte al giornalino, dalle fattorie didattiche agli spettacoli teatrali. Che gran bella vita! Dal 2007 a oggi devo ammettere (con una punta di libidine) che il posto è decisamente decaduto, ma l'avevamo reso così magico che è tuttora difficile che sfiguri! Con: Lucia: una sfida da ogni punto di vista, vinta nella maggioranza dei casi; Matteo, Eli, Enri, Anna, Franci... |